martedì 7 aprile 2015

Respiro




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Gracida il vento
 in questo stagno di silenzio
e scivola fra le tue dita
  il mio fiume di capelli
 quando scura è la notte
  e una stella cade
 nell'orma d'un sogno.
 A me giunge
 dolce messaggio
  di galoppante chimera,
  nel chiarore d'un'alba pigra,
 dove si fonde l'attimo,
 nel respiro che scende
lungo la gola
  e allaga il petto
  come fiato
  di ansante puledro
 nella paglia della luna.




Maria Cavallaro
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