Vivo di noi,
come fosse ieri,
questo tempo,
dove bruciano i sogni
nel calore dei ricordi,
bottoni cuciti
alle asole del cuore,
che reggono
il vestito della vita.
E scivola piano
il tenue velo,
che nudo lascia il corpo,
ferito
dalle lame dei giorni,
dalle spine di rose
appassite,
dono di promesse
disattese.
Ma ancora m'innamoro
dell'aria che respiri
fra le lenzuola di lino,
adoro
quei profumi antichi
di spigo e di lavanda
e le tue mani sapienti,
che dolci,
ancora al mio viso
fanno conchiglia.
Maria Cavallaro
Nessun commento:
Posta un commento